Le 48 leggi per il potere

Questo blog contiene le mie impressioni e le mie idee sul libro "le 48 leggi per il potere", di Robert Greene.
A dire il vero io sto leggendo la versione "concisa" e in lingua inglese, ma la lettura risulta comunque interessante.
Partecipa pure tu con i tuoi commenti e le tue idee.

Luigi Poderico

lunedì 27 settembre 2010

La legge 36 sulla migliore vendetta

«Disdegna ciò che non puoi avere: ignorando hai la migliore vendetta.»
Sicuramente la mia traduzione non è delle migliori, ma la legge 36 si applica soprattutto alle persone. Infatti, a ben pensarci, questo è il classico consiglio che viene dato in amore: vince chi fugge.

Ma non solo. Infatti la peggior relazione tra due persone non è l'odio, come spesso si pensa, ma l'indifferenza!

venerdì 25 giugno 2010

La legge 35 secondo Napoleone Bonaparte

«Lo spazio si riconquista, il tempo no.»

giovedì 24 giugno 2010

Consigli sulla legge 35

Il tempo è una delle invenzioni dell'uomo fatta con lo scopo di dominare l'infinito e l'insondabile. Per questo motivo cambia in funzione della percezione che ne abbiamo.

I modi migliori con cui possiamo percepire il tempo sono tre: il lungo termine, il tempo forzato e il tempo di agire. Sono quindi queste le tre dimensioni sulle quali dobbiamo concentrarci per sviluppare il nostro potere ed influenza.

IL LUNGO TERMINE
Ci sono alcune scelte che vanno ponderate e non prese di fretta, perché sono alla base dello sviluppo delle nostre potenzialità. Per questo tipo di scelte, può essere più saggio non agire ed aspettare che evolva l'ambiente circostante.
«Non avere fretta - il successo che è costruito lentamente e con sicurezza è l'unico tipo che dura.»

IL TEMPO FORZATO
«Le persone che non hanno il tempo per pensare commettono degli errori - per questo imponi i tuoi tempi alle loro scadenze.»
Uno dei modi più efficaci per forzare il proprio tempo è quello di far aspettare senza far trapelare le nosre intenzioni. L'obiettivo è quello di infondere fretta mentre noi rimaniamo calmi.

IL TEMPO DI AGIRE
«Usa la velocità per paralizzare il tuo avversario.»
Ci siamo presi tutto il tempo che serve per prendere le nostre decisioni; abbiamo messo fretta per indurre gli altri in errore; ma tutto questo risulta inutile se non sappiamo cogliere senza esitare i momenti migliori per agire.

lunedì 21 giugno 2010

La legge 35

«Pratica l'arte della scelta del momento giusto»

Per saper scegliere il momento giusto bisogna essere molto pazienti. Saper aspettare, riconoscere il momento giusto e, cosa molto importante, coglierlo senza esitazione.

Quando ribaltiamo la situazione invece, cioè quando vogliamo che altri perdano il senso del tempo, ci conviene infondere ansia e fretta che, come dice il proverbio, è cattiva consigliera.

Con la giusta pazienza possiamo sederci sulla riva del fiume ed attendere che la corrente spinga il cadavere del nostro nemico. E magari, mentre attendiamo, possiamo leggere le pagine di qualche blog interessante.

lunedì 7 giugno 2010

La legge 34 secondo Baltasar Gracian

«Mai perdere il rispetto per se stessi, nè essere troppo familiari con se stessi quando si è da soli. Fai in modo che la tua stessa integrità sia il tuo standard di rettitudine, e sii più vincolato dalla severità dei tuoi stessi giudizi che dai precetti esterni.
Desisti da una condotta impropria, scegli di rispettare la tua propria virtù invece che strutture di autorità esterne.
Porta rispetto per te stesso, e non avrai bisogno del maestro immaginario di Seneca.»

«Tutti dovrebbero comportarsi in maniera regale allo scopo di costruire il proprio modo di fare. Fai in modo che tutte le tue azioni, anche se non sono proprie di un re, siano, nel loro piccolo, degne di uno di essi. Sii sublime nelle tuo agire, altezzoso nel tuo pensare; e in tutto quello che fai mostra di meritare di essere un re anche se non lo sei in realtà.»

martedì 25 maggio 2010

La legge 34 secondo Friedrich Nietzche

«Tra tutti gli imbroglioni vi è una significativa ricorrenza di cause del loro potere. Nell'attuare i loro inganni, sono superati solo dal credere in loro stessi: è questo che appare così miracoloso e irresistibile a quelli che li circondano.»

domenica 16 maggio 2010

Consigli sulla legge 34

« [...] svalutare i fallimenti ed ignorare i fallimenti, in modo da chiedere e pretendere tanto come fanno i bambini.»
Questo primo consiglio ci ricorda il percorso che molti di noi hanno fatto. Tutti nasciamo senza limiti e ci viene naturale chiedere e pretendere tutto. Crescendo poi le vicissitudini della vita ci impongono dei limiti e delle costrizioni. Quello che è più grave è che poi questi limiti si solidificano e si formano anche quando in realtà non ci sono. Prendiamo quindi coscienza di questa situazione ed applichiamo il consiglio appena dato: ignoriamo i limiti che ci frenano e se nel fare questo incappiamo in un fallimento, ridimensioniamolo di parecchio.

In cosa consiste la «strategia della corona»? Semplicemente convincersi di essere destinati a grandi cose: porre sul nostro capo una corona. Questo crea una catena di eventi causa-effetto che porta gli altri a credere nelle nostre capacità.

«Un comportamento regale non va confuso con l'arroganza.»
Questo consiglio completa quello precedente. Infatti il comportamento regale può portarci ad isolarci, ad esempio agendo sempre con molta dignità prescindendo dalle circostanze, ma evitando accuratamente l'arroganza che è segno di insicurezza.

«La dignità, in fatti, è la maschera da assumere sotto certe circostanze.»
Quelle viste fino ad ora sono strategie "interne", nel senso che sono da applicare a noi stessi per ottenere un effetto all'esterno verso gli altri.
Ci sono poi anche delle strategie "esterne" da applicare direttamente verso gli altri. Ne contiamo almeno 3:

1. Bisogna essere spavaldi con le proprie richieste, proprio come fece Colombo con i reali di Spagna.
2. Poniti allo stesso livello di chi è più grande e importante, così come fece Davide con il gigante Golia.
3. Fai dei regali ai tuoi superiori; in questo modo lanci degli importanti segnali non verbali.

In definitiva, possiamo riassumere dicendo che:
«sei tu che fissi il tuo prezzo».

giovedì 4 febbraio 2010

Legge 34

«Sii regale nei tuoi comportamenti: comportati come un re per essere trattato come tale»

Cominciamo con una nota banale: se il nostro comportamento è grezzo e ineducato, verremo trattati da grezzi e maleducati.

Comportandoci in maniera "regale", pensando a grandi obiettivi da raggiungere, attiviamo un processo di auto-convincimento che presto si trasformerà in una aurea che convincerà anche gli altri delle nostre capacità .
La storia ci insegna che tutti i grandi personaggi del passato avevano grande autostima e grandi obiettivi da raggiungere. Questo a dimostrazione empirica della legge 34.
Sicuramente, come un vero re sa, sono da evitare comportamenti da gradasso o da presuntuosi.

giovedì 14 gennaio 2010

La legge 33 secondo Ivan Kriloff

Il leone, il camoscio, e la volpe

Un leone stava inseguendo un camoscio lungo una vallata. Aveva cacciato di tutto tranne che lui, e con il desiderio negli occhi stava pregustando un succulento pasto.

Sembrava quasi impossibile per la vittima scappare; ad un tratto un profondo burrone sbarrò la strada sia al cacciatore che alla preda. Ma l'agile camoscio, raccogliendo tutte le forze, scoccò come la freccia dall'arco attraverso il vuoto, e si trovò in piedi su uno sperone di roccia dall'altra parte. Il nostro leone si fermò lestamente. Ma in quel momento un suo amico capitò a portata di mano. Quell'amico ara la volpe.
"Come!" disse lui, "con la tua forza e agilità, come è possibile che tu abbia fatto scappare un debole camoscio? Devi solo volerlo, e sarai capace di ogni meraviglia. L'abisso sembra profondo, tuttavia, lo è solo se lo credi veramente: sono certo che ti è chiaro tutto questo. Di certo puoi contare sulla mia amicizia disinteressata. Non esporrei mai la tua vita ad alcun pericolo se non fossi sicuro della tua destrezza e potenza."
Il sangue del leone cominciò a riscaldarsi, diventando bollente dentro le sue vene. Si lanciò nel vuoto con tutta la sua forza di volontà. Ma non aveva ben chiaro l'abisso; quindi ruzzolò giù a capofitto, e morì per l'incidente. Cosa fece allora il suo caro amico?
Scese con molta cautela sul fondo della rupe, e li, fuori all'aria aperta e nello spazio libero, vedendo che il leone non chiedeva né adulazione né obbedienza, si apprestò a compiere il suo ultimo triste rituale per l'amico morto, e in un mese sbiancò tutte le sue ossa.

giovedì 7 gennaio 2010

Consigli sulla legge 33

Tutti noi abbiamo dei punti deboli. C'è chi li espone tranquillamente in pubblico; c'è chi invece li nasconde con molta maestria.
Trovare i punti deboli dei nostri nemici: è questo uno dei passi fondamentali per poterli sconfiggere. Fortunatamente Greene ci suggerisce alcune semplici strategie che ci possono essere d'aiuto nella nostra ricerca.

«Fare attenzione ai gesti e segnali inconsci»

Il linguaggio del corpo racconta molto di più di quello che apparentemente sembra dire. Impariamo ad ascoltarlo e scopriremo molto dalle persone che ci sono intorno.

«Cerca il bimbo insoddisfatto»
L'infanzia è un momento fondamentale per la crescita di un individuo. Molti dei punti deboli che ci portiamo addosso derivano proprio dai condizionamenti ambientali vissuti a quell'età. Sondiamo il nostro avversario e se vediamo apparire dei comportamenti evidentemente infantili, probabilmente abbiamo toccato un nervo scoperto che si lega a vuoti dell'età infantile.

«Attento ai contrasti»
Chi è cosciente dei propri punti deboli cerca di mascherarli amplificando artificiosamente qualcosa che è a contrasto. È sondando dietro le grandi qualità esposte che si trovano i più nascosti punti deboli.

«Riempi i vuoti»
Insicurezza e infelicità sono due emozioni che ci permettono di scardinare le personalità altrui: sono dei vuoti facilmente riempibili!

«Alimenta le emozioni incontrollabili»
Lussuria, avarizia, golosità, odio: sono alcune emozioni che si alimentano facilmente e che facilmente fanno perdere il controllo. Se alimentiamo queste emozioni, facciamo vacillare il nostro obiettivo e più facilmente ne scopriamo i punti di debolezza.

PNL - Programmazione Neuro Linguistica

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