Le 48 leggi per il potere

Questo blog contiene le mie impressioni e le mie idee sul libro "le 48 leggi per il potere", di Robert Greene.
A dire il vero io sto leggendo la versione "concisa" e in lingua inglese, ma la lettura risulta comunque interessante.
Partecipa pure tu con i tuoi commenti e le tue idee.

Luigi Poderico

domenica 9 dicembre 2007

La terza regola secondo Ninon de Lenclos


Hai mai sentito parlare di un abile generale, che intende conquistare una città, annunciando il suo piano la suo nemico?
Nascondi i tuoi scopi e i tuoi progressi; non rilevare l'estensione dei tuoi piani finché non possano più essere ostacolati, finché il combattimento non è finito.
Le guerre si vincono prima di dichiararle. In una parola, imita le persone d'armi i cui piani sono conosciuti solo dai paesi rasi al suolo al loro passaggio.

La terza regola secondo Baltasar Gracian

Non passare per imbroglione, anche se vivere senza esserlo al giorno d'oggi è impossibile.
Lascia che la tua astuzia copra alla vista degli altri i tuoi imbrogli facendoli sembrare furbizie.

sabato 8 dicembre 2007

L'arte giapponese della guerra

Attraversa di nascosto l'oceano in pieno giorno.


Consiglio che viene direttamente dall'arte giapponese della guerra. Lo stratega effettua le sue manovre senza essere visto, creando una cortina di familiarità che attira su di se, in maniera naturale, tutti gli sguardi.

domenica 18 novembre 2007

La cortina di fumo

L'ultimo consiglio di Green sulla terza regola è quello di calare una cortina di fumo, fitta ed uniforme, intorno alla tua personalità, le tue migliori capacità, intorno ai tuoi colori più brillanti.

La più semplice ed efficace cortina fumogena è l'espressione facciale, che deve essere mite e intellegibile dall'esterno.

Quanti uomini di potere appaiono con un'espressione mite? Col sorriso stampato tra uno zigomo e l'altro?

mercoledì 14 novembre 2007

Come applicare la terza legge

Vediamo alcune tecniche per nascondere le nostre vere intenzioni.

Ad esempio possiamo parlare continuamente dei nostri desideri, l'importante o che non siano quelli veri. Oppure possiamo far leva sull'errore comune che molti fanno nel confondere l'onestà con la sincerità. Credere in quello che si dice lo fa sembrare vero, anche se è falso.

Attenzione però a come si presenta la propria verità agli altri. Usare sempre toni, parole e modi pacati. Questo per non attirare troppo l'attenzione su di se.

giovedì 8 novembre 2007

Nascondi le tue vere intenzioni

Per chi cerca il potere, dire sempre la verità non è la cosa migliore.
Il consiglio non è di dire le bugie, ma di misurare le parole. Dicendo sempre la verità, rimanendo un libro aperto, ti presenterai come predicibile e familiare. Quindi non temibile o rispettabile.

Applicare l'arte di celare le proprie intenzioni è molto semplice. Generalmente tutti tendono a credere nella buona fede del prossimo, quindi ti basta esporre un falso obiettivo per essere creduto, e allo stesso tempo, depistare e sembrare schietto.

lunedì 5 novembre 2007

Legge 3 sulle vere intenzioni

Nascondi le tue intenzioni.

Non rendere evidenti le tue intenzioni. Anzi cerca di depistare gli altri; confondili; rendi non evidente i tuoi obiettivi in modo che quando saranno chiari, ormai sarà troppo tardi per fermarti.

martedì 30 ottobre 2007

La seconda regola secondo Baltasar Gracian sui prudenti e gli sciocchi

L'uomo prudente trova più vantaggi da un suo nemico che l'uomo sciocco da un suo amico.

Citando Tacito

Gli uomini sono più disposti a ripagare un torto che un favore, perché la gratitudine è pesante mentre la vendetta è un piacere.

Anche Tacito dice la sua sulla seconda regola. Però il consiglio porta in una situazione di stallo. Da una parte non conviene fare torti, perché questi sono ricordati, ma allo stesso tempo non conviene fare favori perché sono ripagati con riluttanza.

La morale è sempre la stessa: se fai del bene fallo in maniera disinteressata, se fai del male fallo per interesse.

sabato 27 ottobre 2007

Come ottenere profitto dai nostri nemici

Greene riporta una storia di Plutarco che ci insegna come ottenere profitto dai nostri nemici.

Un giorno un re venne a sapere da un suo nemico di avere un alito fetido e puzzolente. Questa notizia scioccò il re, perché a lui non risultava.

Al ritorno a casa, chiese alla moglie come mai lei non gli avesse mai detto niente del suo problema. Essendo la dama molto semplice, casta e pura disse di credere che tutti quanti gli uomini avessero l'alito puzzolente.

Da questa storia, il re imparò che i fallimenti che sono evidenti e palesi li veniamo a conoscenza molto più velocemente dai nostri nemici che dai nostri amici e familiari.


La storia di Plutarco finisce qua. Io aggiungo che allora conviene avere un qualche rapporto con i proprio nemici, altrimenti non riusciremo ad ottenere le informazioni che ci sono utili.

martedì 16 ottobre 2007

I tuoi nemici: una minera d'oro

I tuoi nemici sono una miniera d'oro tutta da scoprire. Per perseguire un obiettivo alleati con un tuo nemico che ha in comune lo stesso obiettivo.

La possibilità di una riconciliazione, anche solo emotiva; il fatto che il tuo nemico non si aspetta niente da te, anzi vuole dimostrare la sua affidabilità; il perseguimento di un obiettivo comune scevro da sentimenti comuni. Tutte queste caratteristiche sono da ricercare nell'alleanza con un tuo nemico.

domenica 14 ottobre 2007

Perché dobbiamo dipendere dagli stranieri quando abbiamo degli amici?




Molto spesso non conosciamo i nostri amici bene come pensiamo. I loro comportamenti sono spesso falsati per nascondere i lati spiacevoli: quanti dei nostri amici ridono in maniera esagerata alle nostre battute?

Decidere di assumere un proprio amico è il primo errore. Infatti è normale che questo non senta meritata l'assunzione, quanto invece venga percepita come un gesto di superiorità. In questo modo viene limitata la tua forza perché quello che conta sono le capacità e competenze, giacché il sentimento di amicizia.

Soprattutto nelle questioni di lavoro è molto importante mantenere una certa distanza e circondarsi delle persone giuste, rispetto ai requisiti e le necessità.

martedì 9 ottobre 2007

Legge 2 su gli amici e i nemici

Non riporre troppa fiducia negli amici, impara come usare i tuoi nemici.

L'invidia può spingere i tuoi amici a tradirti, metterti i bastoni tra le ruote. Invece un vecchio nemico, nel senso che era nemico e ora non lo è più, può risultare più affidabile perché ha molto di più da dimostrare.

Scrivi una lista dei nemici ed inizia a lavorare affinché diventino tuoi amici. Se non hai nemici inizia a costruirtene, perché potrebbero servirti.

domenica 7 ottobre 2007

Come portare a proprio vantaggio la prima regola

Lusingare il proprio capo. Ma attenzione perché le lusinghe dirette possono essere efficaci, ma possono essere molto ovvie agli altri cortigiani. Preferire quindi le lusinghe discrete e indirette.

Se sei più intelligente del tuo capo, cerca di far apparire lui più intelligente di te, chiedendo il suo aiuto o commettendo errori poco significativi. Un capo che non ha la possibilità di far valere la propria esperienza può invece far valere la sua posizione e farti del male.

Permettere che gli altri ti offuschino ti lascia la possibilità di mantenere il controllo e di non subire le insicurezze degli altri. Questo ti risulterà utile il giorno che vorrai riscattarti dalla tua posizione di inferiorità.

venerdì 28 settembre 2007

Due regole

Regola 1: Se non riesci ad evitare i capi campioni di vanità o di insicurezza, impara a controllare e nascondere le tue qualità migliori.

Regola 2: Se il tuo capo ti vede di buon occhio, non credere di poter fare quello che ti pare. I libri sono pieni di trombati.

mercoledì 26 settembre 2007

La gente mediocre

La manifestazione di sicurezza provoca negli altri, genericamente insicuri, sentimenti di invidia. Quando uno di questi diventa un leader, un capo, l'errore più grave che si possa fare è oscurarlo.
Il capo si vuole sentire sicuro nella propria posizione; per questo si circonda di gente mediocre.

martedì 25 settembre 2007

Legge 1 sui rapporti con i propri superiori

Mai oscurare il proprio signore

Fai sempre sentire quelli sopra di te tranquillamente superiori. Nel tuo tentativo di farti piacere ed impressionarli, non mostrare troppo i tuoi talenti perché potresti ottenere l'effetto opposto - ispira invece paura e insicurezza. Fai apparire i tuoi signori più brillanti di quello che sono ottenendo così le vette del potere.

lunedì 24 settembre 2007

Stupido o non stupido

Tutto deve sembrare rispettabile ed onesto, ma se esageriamo le nostre possibilità d'azione sono limitate da coloro che invece non sono così stupidi. E come ci insegna Machiavelli, i non stupidi sono in gran numero.

Il mondo di oggi è un calderone di cattivi sentimenti, proprio come le corti di un tempo: niente di nuovo sotto il cielo. Se quindi si vuole avere potere nella vita bisogna seguire il suggerimento di Napoleone: mano d'acciaio in guanto di velluto.

Green è convinto che seguendo i suoi consigli, le sue 48 regole del potere, riusciremo a far fare agli altri ciò che noi vogliamo senza che questi se ne accorgano.
Proseguiamo con la nostra lettura e staremo a vedere.

giovedì 26 aprile 2007

Corte e cortigiani: una guerra civilizzata

La vita all'interno di una corte si svolge come una guerra civilizzata. Un gioco senza fine, fatto di costante vigilanza ed elaborazione di tattiche.
Infatti il cortigiano di successo fa le sue mosse indirettamente: pugnala alle spalle, con guanto di velluto e sorriso sulle labbra. Il cortigiano di successo vive sul filo del dilemma: apparendo dalla massima eleganza, imbroglia ed ostacola gli altri. Il cortigiano di successo lavora in silenzio e segretamente.
Tutto questo si nasconde dietro la falsa idea della corte come alta rappresentazione di civiltà e raffinatezza.

giovedì 19 aprile 2007

Conoscere gli altri

Leggendo la prefazione si capisce subito che la fonte principale di ispirazione per l'autore è Niccolo Machiavelli. Infatti si parla delle corti e su come il cortigiano si deve muovere per entrare nelle grazie del detentore del potere e, allo stesso tempo, non farsi ostacolare dagli altri cortigiani.
Per questo motivo bisogna esercitare costantemente una duplicità nelle azioni: simpatici ma astuti, democratici ma subdoli.
Apparendo sempre giusti e rispettabili, senza mostrare troppa sete di potere. Questo per non rendere evidenti le nostre intenzioni e mosse per raggiungerlo.

Non so quanto sarei capace di agire secondo questi consigli, ma probabilmente ci svelano il vero comportamento di molte persone che, nelle moderne corti, puntano a scalare le vette del successo.

PNL - Programmazione Neuro Linguistica

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