Le 48 leggi per il potere

Questo blog contiene le mie impressioni e le mie idee sul libro "le 48 leggi per il potere", di Robert Greene.
A dire il vero io sto leggendo la versione "concisa" e in lingua inglese, ma la lettura risulta comunque interessante.
Partecipa pure tu con i tuoi commenti e le tue idee.

Luigi Poderico

venerdì 24 ottobre 2008

Consigli sulla legge 16

Al momento giusto devi imparare a ritirarti, prima di essere messo nel dimenticatoio inconsiamente.
Una forte presenza personale porta con se un aspetto positivo ed uno negativo. Quello positivo è che ci permette di metterci in risalto rispetto agli altri. Quello negativo è che una presenza troppo costante porta inevitabilmente ad una perdita di valore.

Questo perché si sta diventando una abitudine. Viene a mancare quel grande valore psicologico dato dal fatto di essere cercati per le proprie capacità.

Per questo motivo è fondamentale imparare a celarsi e non farsi vedere o trovare. Alternare periodi di presenza a periodi di assenza.
Per prevenire questo devi affamare l'altra persona della tua presenza.
Questa è una tecnica di seduzione molto semplice ma molto efficace. Se c'è una persona a cui piaccio, riesco ad apparire come "la perfezione" semplicemente limitando la mia presenza. Così facendo lascio posto alla immaginazione della persona innamorata, facendola correre dipingendomi proprio come sono desiderato. Viceversa, una presenza eccessiva ci mostrerà proprio per quello che siamo.
Rendi ciò che offri al mondo raro e difficile da trovare; istantaneamente aumenterai il suo valore.
Questo consiglio è un corollario della ben nota legge della domanda e offerta: se scarseggia la quantità circolante di un dato bene ne aumenta il suo valore.

La parte difficile di questo apparentemente semplice gioco sta nella domanda che deve essere alta. Se ciò che offriamo al mondo è unico ma senza domanda, cioè senza che ci sia nessuno a richiederlo, ecco che il suo valore è nullo. E' quindi molto importante, quando selezioniamo cosa offrire di unico al mondo, essere poi anche in grado di interessare un vasto pubblico.

martedì 14 ottobre 2008

Legge 16

Usa l'assenza per aumentare rispetto ed onore.
Questa legge trova una buona applicazione quando ormai abbiamo raggiunto una buona posizione all'interno di un gruppo e vogliamo creare quell'occasione per fare il salto a posizioni superiori.
Creare assenze mirate e ben calibrate può essere un modo molto astuto per far salire le nostre quotazioni e far parlare di noi. Quasi come un bene prezioso che perde valore di scambio se la sua circolazione è troppo elevata; analogamente dobbiamo evitare che il nostro aiuto sia scontato e la nostra presenza garantita.

Con saggi e mirati esperimenti impariamo quali sono i momenti migliori per essere irreperibili. Cerchiamo sempre di controllare quali saranno le conseguenze delle nostre assenze, sapendo comunque come porvi rimedio o rendendo il danno accettabile rispetto al beneficio che trarremo.

lunedì 13 ottobre 2008

La legge 15 secondo Machiavelli


Notiamo che gli uomini devono essere accarezzati o viceversa annichiliti; si vendicheranno per le piccole ferite, ma non potranno farlo per quelle grandi; la ferita che quindi andiamo ad infliggere ad una persona deve essere tale per cui non dobbiamo temere una sua vendetta.

domenica 12 ottobre 2008

La legge 15 secondo Kautilya

Quel che resta di un nemico può restare attivo come quel che resta di una mallatia o di un fuoco.
Per questo motivo dovrebbero essere sterminati completamente...
Non dovremmo mai ignorare un nemico, giudicandolo come debole. Diventerà pericoloso al momento opportuno, come la scintilla in un pagliaio.

venerdì 10 ottobre 2008

La legge 15 secondo Napoleone Bonaparte

Per avere la vittoria finale, devi essere spietato.

giovedì 9 ottobre 2008

Consigli pratici sulla legge 15

Schiaccia totalmente i tuoi nemici così come loro vorrebbero schiacciare te.
Presupposto di questo consiglio è che purtroppo non possiamo fare a meno di crearci dei nemici. E che non tutti possono essere completamente conquistati. Se in questo caso non sono completamente schiacciati, il rischio di un ritorno di fiamma, che il rancore covato porti il tuo nemico ad un livello di forza superiore è molto alto.
... dopo la guerra arrivano i negoziati di pace e la suddivisione dei territori.
La metafora con scenari bellici è evidente e molto utile. Consideriamo sempre che in un contesto sociale anche minimo è molto probabile che dopo un conflitto tu ti debba sedere al tavolo dei "negoziati" per ricomporre i cocci. Se non sei sicuro di aver completamente annichilito il tuo nemico, allora è meglio che tu ti prepari a restituire parte delle tue conquiste.

sabato 4 ottobre 2008

Legge 15

Schiaccia completamente i tuoi nemici.
E' evidente come, nel caso specifico, un lavoro lasciato a metà porti con se, in maniera insita, il rischio molto concreto che poi la fine del lavoro costi molto di più, rispetto ad aver completato il lavoro sùbito.
Ci stiamo riferendo alla nostra azione di attacco ed indebolimento di un nemico. Non portare a termine il nostro scopo principale vuol dire, semplicemente, che ora il nostro nemico è ancora più determinato a combatterci e sconfiggerci.
Questo è un rischio che non possiamo correre. Per questo motivo conviene sempre arrivare fino ad un punto di non ritorno. Assicurarci di non aver più niente da temere, perché l'annichilazione è definitiva ed irreversibile.

venerdì 3 ottobre 2008

La legge 14 secondo Sun-tzu

Ecco un consiglio che ci arriva direttamente da "L'Arte della Guerra":
Un sovrano brillante e un saggio generale conquistano il nemico con le loro mosse, e i loro successi sono più numerosi di quelli delle persone ordinarie, perché sono capaci di prevedere la situazione del nemico. Questa "previsione" non può essere fornita dagli spiriti, né dagli dei, né da analogia con situazioni passate, né da calcoli astrologici. Essa deve essere ottenuta dagli uomini che conoscono la situazione del nemico - da spie.

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