Le 48 leggi per il potere

Questo blog contiene le mie impressioni e le mie idee sul libro "le 48 leggi per il potere", di Robert Greene.
A dire il vero io sto leggendo la versione "concisa" e in lingua inglese, ma la lettura risulta comunque interessante.
Partecipa pure tu con i tuoi commenti e le tue idee.

Luigi Poderico

giovedì 14 gennaio 2010

La legge 33 secondo Ivan Kriloff

Il leone, il camoscio, e la volpe

Un leone stava inseguendo un camoscio lungo una vallata. Aveva cacciato di tutto tranne che lui, e con il desiderio negli occhi stava pregustando un succulento pasto.

Sembrava quasi impossibile per la vittima scappare; ad un tratto un profondo burrone sbarrò la strada sia al cacciatore che alla preda. Ma l'agile camoscio, raccogliendo tutte le forze, scoccò come la freccia dall'arco attraverso il vuoto, e si trovò in piedi su uno sperone di roccia dall'altra parte. Il nostro leone si fermò lestamente. Ma in quel momento un suo amico capitò a portata di mano. Quell'amico ara la volpe.
"Come!" disse lui, "con la tua forza e agilità, come è possibile che tu abbia fatto scappare un debole camoscio? Devi solo volerlo, e sarai capace di ogni meraviglia. L'abisso sembra profondo, tuttavia, lo è solo se lo credi veramente: sono certo che ti è chiaro tutto questo. Di certo puoi contare sulla mia amicizia disinteressata. Non esporrei mai la tua vita ad alcun pericolo se non fossi sicuro della tua destrezza e potenza."
Il sangue del leone cominciò a riscaldarsi, diventando bollente dentro le sue vene. Si lanciò nel vuoto con tutta la sua forza di volontà. Ma non aveva ben chiaro l'abisso; quindi ruzzolò giù a capofitto, e morì per l'incidente. Cosa fece allora il suo caro amico?
Scese con molta cautela sul fondo della rupe, e li, fuori all'aria aperta e nello spazio libero, vedendo che il leone non chiedeva né adulazione né obbedienza, si apprestò a compiere il suo ultimo triste rituale per l'amico morto, e in un mese sbiancò tutte le sue ossa.

giovedì 7 gennaio 2010

Consigli sulla legge 33

Tutti noi abbiamo dei punti deboli. C'è chi li espone tranquillamente in pubblico; c'è chi invece li nasconde con molta maestria.
Trovare i punti deboli dei nostri nemici: è questo uno dei passi fondamentali per poterli sconfiggere. Fortunatamente Greene ci suggerisce alcune semplici strategie che ci possono essere d'aiuto nella nostra ricerca.

«Fare attenzione ai gesti e segnali inconsci»

Il linguaggio del corpo racconta molto di più di quello che apparentemente sembra dire. Impariamo ad ascoltarlo e scopriremo molto dalle persone che ci sono intorno.

«Cerca il bimbo insoddisfatto»
L'infanzia è un momento fondamentale per la crescita di un individuo. Molti dei punti deboli che ci portiamo addosso derivano proprio dai condizionamenti ambientali vissuti a quell'età. Sondiamo il nostro avversario e se vediamo apparire dei comportamenti evidentemente infantili, probabilmente abbiamo toccato un nervo scoperto che si lega a vuoti dell'età infantile.

«Attento ai contrasti»
Chi è cosciente dei propri punti deboli cerca di mascherarli amplificando artificiosamente qualcosa che è a contrasto. È sondando dietro le grandi qualità esposte che si trovano i più nascosti punti deboli.

«Riempi i vuoti»
Insicurezza e infelicità sono due emozioni che ci permettono di scardinare le personalità altrui: sono dei vuoti facilmente riempibili!

«Alimenta le emozioni incontrollabili»
Lussuria, avarizia, golosità, odio: sono alcune emozioni che si alimentano facilmente e che facilmente fanno perdere il controllo. Se alimentiamo queste emozioni, facciamo vacillare il nostro obiettivo e più facilmente ne scopriamo i punti di debolezza.

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